di Mario Musumeci
Di seguito la lezione n. 4 del III modulo che mette sommariamente a fuoco le origini del carisma da pre-tematico a tematico del motivo musicale: a partire dalla musica prosodica medievale (cenni) fino alla Polifonia rinascimentale, fondata sulla ritmica emiolico-mensurale e sulla nozione estetico-linguistica di musica prosastica.
C III-4 La polifonia rinascimentale
Uno delle principali finalità di questo studio sarà ancora la comprensione delle fonti rinascimentali della complessità del successivo linguaggio polifonico-imitativo e fughistico – anche in quanto governato dai principi tonali del contrappunto armonico, individuati ed attuati nella prassi proto-armonica del basso continuo.
Insomma come si sia predisposta nelle epoche anteriori al 1600-1750 l’arte della polifonia imitativa quale base di riferimento per la prima evoluzione del tematismo musicale e della musica come linguaggio autonomo. E come si realizzi il passaggio evolutivo dal pensiero musicale rinascimentale, fondato sulla stretta relazione mensurale ed emiolica nonché declamatoria del testo poetico (musica prosastica), al pensiero barocco, fondato sull’impianto metrico e disegnativo-figurale della trama continua, in piedi ritmici (ordito) regolati associativamente dal metro di battuta e dalla fondazione di una retorica ancor più specificamente musicale; continuativa della musica reservatarinascimentale fondata sul madrigalismo, e ora detta Musica Poetica o Teoria degli affetti.
Alla seconda successiva lezione di approfondimento potrà seguire una breve pratica esercitativa di ascolto e di analisi e scrittura compositiva di base:
- l’inquadramento di corrispondenze retoriche – i cd. madrigalismi – tra musica e testo verbale (poetico e “poetico”-sacro), o puntualmente riferibili alla qualità di ciascun motivo-frase o più ampiamente riferibili alle qualità dell’ordito contrapputistico di ciascun episodio; e anche di più sintetici impianti retorico-formali di specifiche disposizioni retoriche, riferibili al testo poetico/sacro in quanto esaltato dalla musica;
- un’analisi comparata di due, a scelta, dei quattro brani illustrati ed ascoltati: un mottetto di Palestrina, un madrigale di Marenzio, due madrigali di Monteverdi: sul modello del lavoro svolto sul madrigale di Banchieri;
- si ricordano infine le caratteristiche più salienti del tonalismo antico quattro-cinquecentesco o modalismo rinascimentale: l’impianto modale, la costante emiolia ritmica (l’oscillazione metrica del tactus, da binario a ternario e viceversa), la terza piccarda, l’alternanza si-sib relazionata al problema del tritono (diabolus), l’alternanza “naturale” tra i perni tonali della cadenza e quelli devianti.
Per gli ascolti delle due lezioni:
Adriano Banchieri – Dolcissimo usignolo:
https://www.youtube.com/watch?v=38EMq55Iol4
Pierluigi da Palestrina – Super flumina:
Luca Marenzio – Zefiro torna:
https://www.youtube.com/watch?v=dy1G8u9rmJk
Claudio Monteverdi – Zefiro torna:
http://nonquidsedquomodo.altervista.org/musica/28-monteverdi-zefiro-torna
Claudio Monteverdi – Ecco murmurar l’onde:
https://www.youtube.com/watch?v=B8FhBgWVVBc
Ovviamente potrete trovare dell’altro, e anche di meglio, sul web e altrove …