Idi Mario Musumeci
Ripeto in approfondimento quanto già in precedenza dato più a titolo indicativo.
Le lezioni di laboratorio monografico della disciplina sono state indirizzate al chiarimento dell’impostazione di ciascuna tesi disciplinare (“tesina”) tanto in generale quanto con riferimento alle specifiche prospettive stilistico-epocali nonchè alla personalità e alla poetica compositiva dello specifico autore.
Per l’impostazione generale è stato suggerito un modello standard da impiantare a monte da ciascun studente e da specificare ulteriormente man mano che lo riesca a permettere il livello di approfondimento della redazione dei contenuti.
- Introduzione: generalità storiche e informazioni sull’opera in studio, in quanto relazionate all’autore, all’epoca e allo stile; ma connesse direttamente alla vita dell’autore solo in quanto ciò si renda utile ed opportuno. Solo nel caso di autore poco noto o poco studiato analiticamente potrà risultare utile una essenziale introduzione sulla personalità dello stesso anche sul piano storico; ma sempre ben centrata allo scopo di introdurre l’opera specifica, dunque assolutamente evitando trattazioni ed elencazioni di date, di opere e di fatti storici estranei alla problematica che si sta trattando.
- Presentazione dell’opera in una sintesi generale, ma via via più approfondita possibile per quanto concerne una sua visione di assieme, specialmente quando si tratti di una composizione già ripartita o ripartibile in più movimenti. Qui andranno trattate in anteprima anche le questioni generali che lo studio analitico hanno permesso di chiarire, ma in una visione sintetica tale da prepararne i successivi approfondimenti nelle sezioni specifiche successive.
- attutto di composizioni modernistiche dove la strutturazione delle altezze si rende al modo di una (re-) invenzione dell’Autore, a fronte della prevedibilità stilistica di altre epoche.
- Studio approfondito di ciascuno dei movimenti analizzati.
- Problematiche esecutivo-interpretative e osservazioni sulle performance e sulle edizioni critiche messe in studio, specialmente se si tratta di interpretazioni esecutive di un certo consistente e dimostrabile carisma (cd. modelli interpretativi) e di revisioni ancor oggi utilizzate.
- Conclusioni e proponimenti: nel caso di opere complesse per quantità e qualità è qui possibile prospettare le linee unitarie che dovrebbero guidare ulteriori approfondimenti.
- Bibliografia: non generica ma riferita all’autore e magari all’opera in questione (bibliografia musicologico-storica); oppure, solo in quanto realmente applicati, a dati importanti dell’impianto tecnico e scientifico che ha permesso, nella sua specificità ed originalità, lo studio teorico-analitico svolto (bibliografia teorico-analitica e sistematica).
- Discografia: come per la bibliografia deve contenere tutti i dati esatti e necessari per il reperimento della singola opera o performance studiata.
- Sitiweb: come sopra, ma se di interesse strettamente esecutivo-performativo si farà riferimento alla discografia, se di interesse bibliografico alla stessa bibliografia; andranno qui indicati pertanto solo i siti sul compositore studiato e su quelli di ulteriore attinenza informativa. Incluso, perchè no?, quello del sottoscritto che fin’ora – almeno mi pare – vi ha costantemente sostenuto nel vostro lavoro. 🙂
Per le impostazioni specifiche sono state date dirette indicazioni riferite al linguaggio/pensiero compositivo epocale di preciso specifico riferimento e a tutte le utili connotazioni dello stile e della personalizzazione dell’Autore.